Rivista Diomede – Numero 6 – Anno 2 n.s.

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Tante storie di storia foggiana nel sesto numero della rivista Diomede, edita da Koinè e diretta da Maurizio De Tullio, in uscita a fine mese nelle edicole e librerie di Foggia e in parte della provincia. Ma, per cominciare, abbiamo posto ai 5 candidati a Sindaco di Foggia, otto domande precise in tema di cultura.

E poi storie incredibili, come quella del foggiano Oreste Scillitano, ucciso nel 1916 in America sulla sedia elettrica (undici anni prima di Sacco e Vanzetti) o della vecchia Signora di 107 anni (non è la Juventus…) che giace moribonda in Villa comunale e di cui raccontiamo la vera storia.

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Altre storie inedite: dai “Canarini” dell’Incedit (la seconda squadra di calcio foggiana) alla Nazionale dei 70enni; dalla poliedrica figura di Rico Garofalo (primo maestro di Renzo Arbore) a Marco Occhipinti, il grande collezionista e divulgatore di storia postale italiana, che da questo numero (tra una apparizione e l’altra nel programma GEO su Rai3) collabora con “Diomede”, al “Sabato Fascista” nei ricordi del lucerino Giambattista Gifuni (nonno del popolare attore Fabrizio Gifuni).

Ed altre, dal sapore umanizzante, come quella – bellissima! – dei ragazzi affetti da varie disabilità e che, frequentando una Scuola di fumetto foggiana, ci confermano che l’inclusione non è una parola astratta e che i loro fumetti e i loro disegni sono espressione di grande vitalità e fantasia. Ci auguriamo che questa loro esperienza, nata sulle pagine di “Diomede”, faccia da apripista per altre analoghe collaborazioni.

Storie dal tratto sociale, come quelle dei “Fratelli della Stazione”, che da 18 anni sono al servizio di poveri e senza dimora, o della bottega “Oltre” che, in pieno centro a Foggia, vende prodotti ognuno dei quali racconta una storia di antimafia e di solidarietà.

Storie come quella che ricorda i fasti della “Pupa dell’Incoronata”, la bambolina di cartapesta divenuta simbolo povero della cultura popolare ad uso dei nostri nonni. O come quella di Nemo, l’artista che, a titolo gratuito, ha ideato e realizzerà la grande stele in pietra di Apricena che presto diverrà – dopo ben 80 anni – il Monumento a ricordo delle migliaia di foggiani morti nei bombardanti del 1943.

E poi ecco due bellissimi Comuni della Capitanata, ancora tra i Monti Dauni, con le loro storie: la 5a Bandiera Arancione del TCI, Orsara di Puglia, che merita la copertina di questo numero. L’altro Comune è invece la piccola Casalvecchio di Puglia, con la sua magnifica comunità Arbëreshë, quasi una “nazione nella nazione”, avendo una lingua, una storia e una cultura proprie.

Ancora un pezzo di Monti Dauni – Rocchetta S. Antonio – con la scoperta di una figura sconosciuta, Pino Ramundo, veterinario del paese ma soprattutto poeta, morto giovanissimo, e un libro che lo celebra.

Al GarganoDiomede” dedica due importanti pagine: le cento sorgenti d’acqua – un patrimonio poco noto ancora – che sgorgano meravigliose ma che necessitano di una attenzione più rigorosa e una necessaria promozione, e la illustrazione del nuovo Museo archeologico di Mattinata, autentica summa della storia e dell’archeologia della Daunia.

Il nuovo racconto inedito di questo sesto numero della rivista, nella Sez. “Visto, si stampi!”, reca la firma di Loredana Russi ed è incentrato sul nostro bellissimo Gargano.

Per finire le tante rubriche che costellano “Diomede”, in apertura e chiusura, che da questo numero ne annovera addirittura tre nuove: “Capitanata da vedere”, “Capitanata da sentire” e “Sfizi di Capitanata”.

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