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5 edizione del Premio Lupo:vince Francesco Quitadamo.Ad Alberona la cerimonia

Si terrà sabato 30 ottobre, nella palestra comunale di Alberona, la cerimonia di premiazione della 5ª edizione del “Premio Lupo”, concorso letterario organizzato da sette comuni dei Monti Dauni con la collaborazione di Regione, Provincia e Associazione Saturnia. Novità dell’ultima ora è l’esclusione di un’opera poiché presentata precedentemente nell’àmbito di un altro concorso nazionale. Per la sezione Adulti, dunque, la nuova classifica decretata dalla Commissione Giudicatrice è la seguente: al primo posto Francesco Quitadamo, con il racconto intitolato “Statale 17, dove il cielo è più vicino. Nella sezione Adolescenti ha vinto Valentina Salvanio premiata da 548 voti per l’opera intitolata “Rosaria
Senise: Druda per odio e per passione”; al secondo posto, con 478 voti, Antonio Pupillo, al terzo, con 462 preferenze, Erika Salvanio. Erika e Valentina sono sorelle, entrambe di Bovino, e hanno rispettivamente 17 e 15 anni; Antonio Pupillo, cui è andato il secondo posto, ha 13 anni ed è il più giovane tra i vincitori del “Lupo”.
Al concorso sono stati inviati 111 racconti da tutta Italia e, di questi, 104 sono stati ritenuti rispondenti al regolamento e sottoposti alla valutazione. Il premio richiama alla figura del lupo per i significati profondi che esso veicola: l’immagine austera di un’animale che, fino a pochi anni fa, era da considerarsi in via d’estinzione, e oggi recupera gli spazi da cui era stato scacciato. Allo stesso modo, anche attraverso questo concorso, le comunità dei Monti Dauni intendono riappropriarsi della propria storia e recuperare spazi di comunicazione per far conoscere la loro cultura. Il progetto prende vita dall’esigenza di una popolazione che avverte, sempre con più forza, la necessità di riscatto morale, culturale e sociale, che le permetta, inoltre, di essere ancora presente nella realtà territoriale cui appartiene e vuole appartenere: la Puglia.

Il ritorno di "Diomede". Come abbonarsi
Abbonarsi a una rivista come “Diomede” non significa solo assicurarsi le copie cartacee e digitali previste in un anno. Significa condividere una sfida, incoraggiare in maniera concreta un progetto editoriale a diventare adulto. Chi si abbona, ci consente di pubblicare “la rivista più bella mai esistita a Foggia”, come l’hanno a suo tempo definita.
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