Anno 2 N°5Attualità

Gargano, terra di Santi leggende e… grandi cuochi

È stata presentata, nel suggestivo scenario della Masseria Pietrasole di Bari, “La Puglia è Servita”, longeva e apprezzata guida enogastronomica ai migliori ristoranti della regione, giunta alla quindicesima edizione. Progetto editoriale del Movimento Turismo del Vino Puglia e pubblicata da Tirsomedia, è una sincera e dettagliata ricerca del buono e del bello a tavola. Dai ristoranti a base di pesce – i cosiddetti ristomare – alle trattorie, dalle masserie storiche ai frantoi, alle cantine. Un punto di partenza, e di arrivo, un modo per conoscere i luoghi dove bisogna fermarsi e in questo senso, e per forza di cose, la Puglia è famosa anche per le sue peculiarità gastronomiche.
Protagonista assoluto della serata è stato il nostro Gargano che, grazie alla passione di alcuni operatori d’eccellenza, vive una nuova era all’insegna della qualità. Lo testimonia la presenza massiccia e di grande spessore voluta dall’editrice, Vittoria Cisonno, e da Pasquale Porcelli, altro curatore, che hanno voluto alla presentazione ben sei chef garganici che esprimessero con le proprie rappresentazioni, ovvero con i propri piatti, ciò che oggi il Promontorio può veramente offrire.
Anni di turismo di massa hanno appiattito i ristori lungo la costa, così come avviene nelle affollate città-santuario: menù fissi, penosi antipasti già pronti, quelli in barattolo – immersi in chissà quale tipo di olio – e persino ricette che di Puglia sanno e hanno ben poco, come pasta all’amatriciana, o ricette ibride come le orecchiette alla bolognese… Ma ora qualcosa sembra essere cambiato. C’è qualcuno, e queste manifestazioni lo dimostrano, che fa della buona cucina. Lo testimoniano gli interventi dei ristoratori Gegè Mangano (del ristorante “Li Jalantùumene” di ), Leonardo Vescera (de “Il Capriccio” di Vieste), Nazario e Lucia Biscotti (del ristorante “Le Antiche Sere” di Lesi Monte Sant’Angelona) e ben tre rappresentanti di Peschici: Antonella Cancellaro (de “La Terrazza” della Chiusa delle More), Mario Ottaviano (del “Trabucco” di San Nicola) e Domenico Cilenti, (del “Porta di Basso”).
Questi abili ristoratori, dopo aver mostrato la preparazione dei loro piatti, li hanno fatti gustare, facendo esaltare la qualità degli ingredienti-base scelti. Dentice dei forti, anguille di Lesina, cinghiale nero del Gargano sono solo alcune delle materie prime usate per la preparazione di piatti caldi e freddi, prelibatezze che il pubblico ha gustato e apprezzato moltissimo.
La guida, inoltre, premia ogni anno i migliori ristoranti, trattorie e vinerie. La pubblicazione presenta 20 ristomare, 64 ristoranti, 30 trattorie, 12 fornelli, 21 vinerie, 20 masserie, 24 bed & breakfast, 26 dimore d’epoca, 14 top residence, 32 cantine e 11 oleifici. Così, non poteva che esserci epilogo migliore quando si è passati ai riconoscimenti: miglior ristomare “Al Trabucco” di Mario Ottaviano (Peschici) e «Premio alla Carriera» a Gegè Mangano, del ristorante “Li Jalantùumene” (Monte Sant’Angelo)!
Insomma, un’ottima “guida” per spostarsi alla scoperta della storia e dell’innovazione gastronomica dei cuochi di questa lunga regione che è la Puglia, e che, val sempre la pena ricordarselo bene, comprende la Capitanata e il Gargano. Terra di santi e leggende, ma anche di cuochi e buongustai!