Il bello e il buono della Capitanata nelle pagine di Diomede
Quello che avete tra le mani è un numero che ancora una volta scava piacevolmente nel nostro passato e scruta il futuro, come nel caso della bella Biccari. Si va dalle splendide Stele Daunie di Manfredonia (“sposate” dal grande Serricchio) alla Lucera medievale di Federico II.
Proseguendo questo percorso, che testimonia quanta bellezza e quanta ricchezza disponga e offra la nostra terra di Capitanata, giungiamo a Foggia dove il suo tempio più antico – la bella Chiesa di San Tommaso – è ancora negato alla fruizione religiosa e laica, simbolo di una via Arpi che nei decenni ha perso tutta la sua vitalità artistica e culturale. L’esatto contrario di quel che ha fatto il più antico istituto tecnico d’Italia, l’ITIS Altamura, che celebra i suoi primi 150 anni con un sontuoso volume, suggellando una storia fatta di pagine superbe.
In attesa di vedere cosa sarà quella parte dello splendido Palazzo Filiasi destinata a ospitare il futuro Museo nazionale Archeologico, eccoci ad uno in arrivo. È quello costituito essenzialmente dalla “Collezione Sansone”, il farmacista-mecenate che nella sua Mattinata realizzò un importante museo privato e che a breve vedrà accendere i riflettori nazionali.
L’ attualità ci porta poco più in alto, in quella splendida Monte Sant’Angelo che aspira al titolo di “Capitale italiana della Cultura 2025”. A suo favore giocano tanti aspetti anche se non sarà facile giungere alla fase finale.
Altro scoop storico, dopo quello sulla locomobile progettata e costruita a Foggia nel lontano 1873, su cui i nostri giornalisti stanno ancora lavorando. (A proposito: ringraziamo l’avv. Marcello De Vivo e il dr. Pio Lecci per l’aiuto fornitoci) Stavolta “Diomede” è andato alla ricerca delle radici della stampa quotidiana foggiana. Così sappiamo che, più o meno negli stessi anni in cui si progettava la famosa locomobile di Riva e Zara, nasceva il primo quotidiano della sua storia. Era il 1874 e si chiamava “La Capitanata”, nato ben 13 anni prima della barese “Gazzetta del Mezzogiorno”.
In tema di religiosità, proseguendo con le “allodoxie”, scopriamo che per secoli abbiamo pregato sulle reliquie di un Santo che tali non erano: quelle di Sant’ Amanzio. Uno scontro tra il bene e il male è stato invece incarnato per 70 anni da uno dei più celebri esorcisti al mondo, padre Cipriano da Serracapriola, scomparso nel 2020 a 96 anni. Infine quattro approfondimenti in campi diversi: sulle presunte origini biccaresi del grande Totò; sulla bella figura del cerignolano Mario Pensa; sul cantastorie Toni Santagata e su Rukola, moderna protagonista femminile di una commistione di generi del teatro di strada.
Dulcis in fundo la rubrica “Gioca con Diomede” che tanto sta appassionando i lettori. Per ora non ci resta che ringraziarvi per la passione con cui ci seguite e augurarvi serene festività natalizie e un soddisfacente anno nuovo, sempre con “Diomede” tra le mani e nel cuore.
Sommario del n. 3 – Dicembre 2022
EDITORIALE
Il bello e il buono della Capitanata nelle pagine di Diomede
FOCUS
Speciale Bandiere Arancioni: Biccari. Intervista al sindaco Gianfilippo Mignogna
Conoscere Biccari. Tra storia, natura e personaggi straordinari
LIVE
Autunno, bella stagione culturale
Intervista a Rukola. La signora sui trampoli che regala emozioni
Il ritorno dei Dauni. Il futuro Museo Sansone di Mattinata
Conservare le chiese e la memoria storica
CULTURA VIVA
Sant’Amanzio, l’idolatria è servita. Allodoxie
Celebrati i 150 anni dell’Istituto Altamura. Dalle arti meccaniche, fabbrili e decorative ai poli tecnologici
Storia del primo quotidiano di Foggia – 1ª parte
L’assedio di Lucera e la nascita della fortezza nel 1268-69 – 1ª parte
Serricchio e le Stele Daunie. Quando la poesia sposa l’archeologia
Totò e il Marchese di Tertìveri
Il cerignolano Mario Pensa, un grande della cultura italiana del ‘900
Tommaso Fiore a Lucera tra eccellenze e cafoni – 1ª parte
ARTI & SPAZI
Concluso con successo il primo “Terroni Comix Festival” a Troia
AMARCORD
In ricordo di Tony Santagata
Padre Cipriano, il frate esorcista che da Serracapriola combatteva il diavolo